MONTEIL, I COSMETICI BIOTECNOLOGICI CHE "CURANO LA BELLEZZA"

MONTEIL, I COSMETICI BIOTECNOLOGICI CHE "CURANO LA BELLEZZA"

Cosa mi ha fatto innamorare di Monteil? Oltre ai prodotti per ogni esigenza della pelle e sua tipologia, la filosofia; il messaggio che ha lanciato la sua fondatrice Germaine Monteil: “La bellezza non è un dono, bensì la somma di luminosità naturale, stile personale e cura mirata”.

Come sapete adoro lo Storytelling e i prodotti che dietro al brand e ad un nome hanno una storia ed emozioni da raccontare, proprio per questo motivo quando mi è stato inviato il pacco con alcuni prodotti delle linee Monteil, prima di scriverne ho voluto lasciare passare un po’ di tempo per poterli provare.

ÈZE, UNA GEMMA MEDIEVALE SULLA COSTA AZZURRA

ÈZE, UNA GEMMA MEDIEVALE SULLA COSTA AZZURRA

Èze è un borghetto medievale arroccato ad un’altitudine di più di 400 metri sul livello del mare, posizionato tra Nizza e Montecarlo, l’incantevole paesello è annoverato trai più bei villaggi delle Alpi Marittime.

I suoi vicoli tortuosi che si intrecciano tra di loro proprio come i ramoscelli di un nido (non a caso, la tipologia di queste cittadine arroccate sulle montagne ricordano un nido d’aquila) sono pieni zeppi di fiori con i colori tipici della costa provenzale.

CORONAVIRUS, CIÒ CHE MI SPAVENTA È IL FUTURO E CIÒ CHE MI RINCUORA È L'UMANITÀ

CORONAVIRUS, CIÒ CHE MI SPAVENTA È IL FUTURO E CIÒ CHE MI RINCUORA È L'UMANITÀ

In questi giorni dove tutto è strano, rallentato, desolato e sospetto, stiamo sviluppando pazzi e inutili anticorpi contro ciò che temiamo, non conosciamo o non riusciamo a controllare e gestire come il Coronavirus..

C’è paura. Ma oltre a quella che diffondono i media, c’è un altro tipo di paura, quella per il futuro. Almeno per quanto mi riguarda. Già l’Italia a livello economico non se la stava passando bene, ora che succederà?

L'IGNORANZA PUÒ DIVENTARE UN'EPIDEMIA

L'IGNORANZA PUÒ DIVENTARE UN'EPIDEMIA

L’ignoranza può diventare un’epidemia quando non ci si informa, quando ci si basa solo su notizie trovate nel web e non verificate, quando il panico di ciò che non si conosce diventa follia collettiva.

L’ignoranza fa rumore, si propaga in modo chiassoso e caotico. Crea caos, confusione ed idee che si insinuano dentro di noi come un Virus.

Possiamo vederlo ogni giorno, persone totalmente inesperte e incompetenti, si erigono con il loro ego ad intenditori di tutto. A guru del sapere, professoroni di vita, a dottori incapaci di curare. Vogliono insegnare pur non potendolo e sapendolo fare. Incompetenti patologici.

LA RIVIERA DEL CONERO, DOVE LA MONTAGNA FÀ L'AMORE CON IL MARE

LA RIVIERA DEL CONERO, DOVE LA MONTAGNA FÀ L'AMORE CON IL MARE

La riviera del Conero è stata una scoperta. Le Marche sono state una scoperta. Ammetto di non averle mai prese in considerazione e di conoscerle (stupidamente) veramente poco, se non per nulla.

La Riviera del Conero è stata una vera e propria folgorazione. Lei, con il blu dell’Adriatico (l’Adriatico capite? Il mare che pensavo fosse il più brutto, sporco e triste d’Italia) che si fonde con il verde della vegetazione del monte e il bianco, tanto bianco, che dipinge la roccia del promontorio a picco sul mare.

VORREI ESSERE PADRE, HO GIÀ FATTO IL RODAGGIO COME ZIO

VORREI ESSERE PADRE, HO GIÀ FATTO IL RODAGGIO COME ZIO

Vorrei essere padre, ho fatto il rodaggio come zio, potrei essere pronto. Mi piacerebbe tanto. 
Caratterialmente non tendo mai a portarmi troppo in alto, ma in questo caso si; sarei un padre fantastico.


Sarei protettivo, ma non troppo, a differenza di come sono stati con me i miei genitori. I miei cuccioli mi hanno sempre schermato dentro ad una bolla di vetro antiproiettile, hanno fatto di tutto per non farmi scontrare con la realtà, con le verità che potessero ferirmi.

SIAMO TUTTI "PERSONAGGIO PUBBLICO", ALMENO NEL VIRTUALE, L'IMPORTANTE È ESSERE CONVINTI

SIAMO TUTTI "PERSONAGGIO PUBBLICO", ALMENO NEL VIRTUALE, L'IMPORTANTE È ESSERE CONVINTI

Personaggio Pubblico”, due parole che significano il nulla però, siamo tutti personaggio pubblico!

Un mio personale manifesto contro la troppa convinzione, mancanza di umiltà e lo sfrenato arrivismo di creste troppo alte che dovrebbero essere abbassate.

Queste sono le mie reazioni quando leggo certe “pompate” descrizioni nelle bio di Instagram.

Molti “Influencers”, che tali non sono, si definiscono, auto incensandosi, un po’ come Napoleone (per non parlare della sindrome omonima), personaggi pubblici.

AL CONGRESSO DELLE FAMIGLIE SI È RIPIOMBATI NEL MEDIOEVO

AL CONGRESSO DELLE FAMIGLIE SI È RIPIOMBATI NEL MEDIOEVO

Il weekend scorso si è svolto a Verona il Congresso Mondiale delle Famiglie, una tre giorni, in cui gli anni più bui del medioevo sembravano essere tornati con la prepotenza, la ferocia e l’ignoranza che ha contraddistinto quel periodo storico.

Ho visto, letto e sentito di tutto, ideologie e parole aberranti, pensieri sconnessi e deliranti quasi come l’italiano in cui sono stati pronunciati e scritti.

SAN ANDRÈS MILANO E LA CONTAMINAZIONE DEL MESSICO TRA MODA E ARTE

SAN ANDRÈS MILANO E LA CONTAMINAZIONE DEL MESSICO TRA MODA E ARTE

La Cultura del Messico, la terra di origine di due artisti come Andrès Caballero e Fabiola Quezada è esplosa con tutta la sua energia e colori nella presentazione della nuova collezione fall/winter 19/20 presentata durante la Milano Fashion Week.

Uno show che ha raccontato il mondo della pittrice che è andato ad amalgamarsi con quello sartoriale dello stilista, due mondi creativi che si incontrano e comunicano, due modi di esprimere l’arte a tutto tondo con sfumature passionali che si mescolano in una palette materica e carnale.

A 2 CHIACCHIERE IN CUCINA, LE CHIACCHIERE SONO STATE PIÙ DI 2 E ANCHE LE RISATE

A 2 CHIACCHIERE IN CUCINA, LE CHIACCHIERE SONO STATE PIÙ DI 2 E ANCHE LE RISATE

2 Chiacchiere in cucina è un programma televisivo dedicato, neanche a dirlo, alla cucina, uno show cooking in cui la simpatia e la professionalità vengono amalgamate assieme agli ingredienti delle ricette che si preparano.

Il mio rapporto con la cucina è sempre stato (molto) creativo; sperimento, faccio mix improponibili, mi cucino un semplice piatto di pasta e ne metto a cuocere per 5 persone, imbratto pentole, il piano di lavoro e di cottura diventano un campo di battaglia; uso tutti gli utensili possibili, ognuno adatto ad una specifica funzione, scodelle, piatti e vassoi prendono vita in una danza incasinata di profumi e colori.

LA MALEDUCAZIONE È COME UNA NEBBIA CHE OBNUBILA LA MENTE

LA MALEDUCAZIONE È COME UNA NEBBIA CHE OBNUBILA LA MENTE

L’ho sempre tollerata poco la maleducazione, credo davvero sia peggio dell’ignoranza perché, se si nasce con i neuroni poco funzionanti non è una colpa, l’essere bifolchi e cafoni lo è eccome.

Se si ha a che fare ogni giorno con la maleducazione, iniziamo a vederla un po’ ovunque, in qualche modo diventiamo più sensibili ad essa invece che abituarci.

Menomale non ci si abitua, almeno parlo per me, la maleducazione altrui mi coglie sempre di sorpresa, non voglio abituarmici e mai succederà. Sono convinto che se ci si abitua ad una cosa, la si da per scontata e probabilmente, col tempo, diventerebbe la normalità e inizieremo anche noi a diffonderla.

PRAGA, LA CITTÀ DELLE CENTO TORRI, DEI CENTO PONTI E DELLE CENTO E PIÙ EMOZIONI CHE PUÒ REGALARE LA SUA MAGIA

PRAGA, LA CITTÀ DELLE CENTO TORRI, DEI CENTO PONTI E DELLE CENTO E PIÙ EMOZIONI CHE PUÒ REGALARE LA SUA MAGIA

Praga ha più di cento torri e più di cento ponti che attraversano il fiume Moldava, una striscia di cristallo che taglia a metà la città e dove nelle sue acque si rispecchiano le luci e i colori di una città che considero magica, perché lo è; non a caso è una delle città che compongono il triangolo della magia bianca assieme a Torino e Lione.

IL PESO DELLA LEGGEREZZA. LA CHIAMANO SUPERFICIALITÀ, IO LA CHIAMO AMORE PER SE STESSI

IL PESO DELLA LEGGEREZZA. LA CHIAMANO SUPERFICIALITÀ, IO LA CHIAMO AMORE PER SE STESSI

Penso spesso alla superficialità.  A come troppe volte si palesi nel mondo dei social e ancor peggio nella #vitavera .

Tanti dicono che la vita va presa con leggerezza, ma se si fa della leggerezza il proprio cavallo di battaglia, alle volte dovrebbe essere (contro) bilanciata con qualcosa di più reale e tangibile.

Moltissime volte mi sono sentito dare del superficiale (e questo mi ha impaurito); in effetti potevo e potrei dare tuttora questa idea; il mio amore per il bello, il fatto che io curi il mio aspetto fisico, la mia mania per l’ordine esteriore, non sono sinonimi di superficialità

VERONA FASHION SHOW 2018, L'IMPORTANZA DEL FASHION SYSTEM SCALIGERO

VERONA FASHION SHOW 2018, L'IMPORTANZA DEL FASHION SYSTEM SCALIGERO

Qualche settimana fa sono stato ospite al Verona Fashion Show evento organizzato dalla Camera di Commercio di Verona.

Una location come Piazza dei Signori ha fatto da cornice e ha visto i riflettori puntati sulle 24 aziende che hanno partecipato alla grande sfilata, tutte del territorio veronese, un’evento creato per valorizzare il vero Made in Italy, quello che si ha nelle lavorazioni sartoriali di capi d'abbigliamento, di accessori e gioielli.

DEL DOLORE E DELLA SUA PATETICA SPETTACOLARIZZAZIONE

DEL DOLORE E DELLA SUA PATETICA SPETTACOLARIZZAZIONE

Ormai sembra che il dolore, di qualsiasi tipo esso sia, debba essere spettacolarizzato. Non si racconta, non si narra al fine di aiutare, con la propria esperienza, chi può trovare ristoro in quello che si vive o si è vissuto; tutto deve essere esagerato a livello comunicativo, ostentato nel vano tentativo di esorcizzarlo e renderlo con faciloneria meno grave e amaro. 

Spettacolarizzando il dolore, che sia dovuto ad una morte, ad una malattia o ad un fatto drammatico, sembra quasi che si voglia condividerlo con il mondo, e fin qui nulla di strano, anche se in alcuni casi il dolore dovrebbe essere vissuto in modo intimo e privato e non reso un intrattenimento da avanspettacolo.

LA DIGA DELL' ALBIGNA, DOVE HO AVUTO FREDDO FUORI, MA NON DENTRO (DI ME)

LA DIGA DELL' ALBIGNA, DOVE HO AVUTO FREDDO FUORI, MA NON DENTRO (DI ME)

quando mi è stato proposto di visitare l'interno di una diga alpina, come quella dell' Albigna, dopo averci pensato sù qualche minuto, ho accettato più incuriosito che entusiasta.

L'interno di una diga non si vede tutti i giorni, magari pochi si sentirebbero in grado di stare qualche ora al suo interno e a dire la verità, anche io non ero del tutto tranquillo prima di entrarci.

Vai a sapere quale paranoia mi avrebbe colto; la più grande sarebbe stata di sicuro la claustrofobia, in seconda posizione quella del buio e la medaglia di bronzo sarebbe andata alla sensazione di "intrappolamento" che mi avrebbe donato un corridoio con pareti di cemento armato senza via di fuga…

FARE SPORT MI SCARICA IL FISICO E MI RICARICA LA MENTE, SVUOTANDOLA

FARE SPORT MI SCARICA IL FISICO E MI RICARICA LA MENTE, SVUOTANDOLA

Non sono sempre stato uno sportivo, anzi, fare sport mi creava una sorta di ansia da prestazione che non permetteva di godere a pieno del momento; ho passato gran parte della mia adolescenza a maltrattare il mio corpo, lo sport lo trovavo una fatica inutile, un metodo di aggregazione sociale che disgregava la mia anima, una sorta di sacrificio in cui non gareggiavo con gli altri ma solo e puramente con me stesso e le mie presunte incapacità.

VA DI MODA IL BRUTTO, UN FREAKSHOW CONTINUO PER ESSERE CHIUNQUE MA NON NOI STESSI

VA DI MODA IL BRUTTO, UN FREAKSHOW CONTINUO PER ESSERE CHIUNQUE MA NON NOI STESSI

Va di moda il brutto, il grottesco diventa moda, tutto sembra il riflesso delle brutture, della cattiveria, del caos della società e dei problemi interiori di chi la vive, lo vedo ovunque e non mi rimane che farmene un a ragione.

Dalle passerelle, alle strade delle città fino ad arrivare alla televisione, sembra che quello che un tempo era considerato di cattivo gusto, volgare o ad esclusivo appannaggio di un' "élite" ristretta, limitata e provocatoria, un mondo da bannare e lasciare nelle retrovie, ora, sia stato sdoganato per permeare ogni settore della società ed essere sfacciatamente alla mercé di tutti.

CON IL METODO ICÀSTICO DI MARCO DE LISO, LA FOTOGRAFIA RACCONTA LA VERA ESSENZA DELLE PERSONE

CON IL METODO ICÀSTICO DI MARCO DE LISO, LA FOTOGRAFIA RACCONTA LA VERA ESSENZA DELLE PERSONE

Il Metodo Icàstico rappresenta un nuovo modo di fotografare e farsi fotografare, un metodo  creato da Marco De Liso che permette di catturare la vera essenza delle persone, non semplici fotografie, ma veri e propri ritratti contemporanei che cristallizzano momenti e ricordi preziosi che dureranno nel tempo.

Ho incontrato Marco nel suo studio fotografico, non un vero e proprio studio, quei classici ambienti freddi e impersonali in cui attrezzature strane possono solo mettere in soggezione, ma in un appartamento studiato nei minimi dettagli per mettere a proprio agio chi vuole regalarsi e regalare un’esperienza unica per se stesso o a chi ama.