La sua convinzione di avere una dote naturale per il canto, la porta a volere perfezionare la sua tecnica con un maestro compiacente e grazie anche al perenne e fidato aiuto del marito che ingaggia il personale pianista Cosmé McMoon; tutti personaggi che circondano Florence e che per il suo bene, scelgono di appoggiare e promuovere la sua personale utopia, tentano di celare a chiunque la sua inettitudine al canto. Un vero e proprio sogno terapeutico per Florence, non un semplice capriccio, ma una passione che le permette di dimenticare la malattia e la passione fisica per il marito.
Presto, quello che doveva essere un passatempo, diventa una sfida per Florence, una sfida dettata dalla necessità di poter esprimere al meglio le sue doti canore su uno dei palcoscenici più prestigiosi della città.