Evidentemente questa vacanza siciliana mi sta facendo vedere le cose con più obbiettività, forse lontano dai pensieri della vita di tutti i giorni, ho più testa per concentrarmi sui piccoli e grandi problemi delle persone che amo.
L'altra sera, dopo avere fatto la nostra chiacchierata guardando l'alba e divorando l'ennesimo cannolo al pistacchio, ho capito che dietro la tua facciata da uomo duro e ridanciano, è nascosta una sofferenza che pochi riescono a percepire.
Con questa lettera voglio solo dirti che, fino ad ora ho sempre sentenziato: "Ma non preoccuparti, siete fatti l'uno per l'altra, non è possibile che dopo tanti anni la vostra storia svanisca, lei sta attraversando un periodo molto pesante, la sua vita in pochi mesi è stata ribaltata dalla testa ai piedi, è normale che si comporti diversamente"...
Ci ho pensato e ripensato dopo l'altra sera, ho capito che quelle che versavi non erano lacrime dovute ad un'ubriacatura molesta, ma erano lacrime di dolore vero.
Quindi amico mio, dopo tanto riflettere, posso solo dirti che non è giusto elemosinare l'amore di qualcuno che non ha tempo per te, qualcuno che pensa solo a se stesso, che evita di rispondere alle telefonate o ai messaggi dicendo che non lo sta facendo con nessuno. Se sta attraversando un brutto periodo, tu dovresti essere l'ancora che tiene la sua barca ferma, ben piazzata al porto, non lasciandola andare alla deriva. Dovresti essere la sua isola felice in cui rifugiarsi, il suo punto di rifermento, come un insegna luminosa nel deserto più buio.
Non farlo mai, non elemosinare mai l'amore, non farlo con chi non si merita le tue lacrime, chi ti fa sentire invisibile ed insignificante, chi piano piano ti ha escluso dalla sua vita e dai suoi progetti.
Non ti sto dicendo di ignorare il dolore che provi dentro (come fai di solito, cercando di essere sempre spumeggiante con tutti). Non lasciare che sia il tempo a curare questo dolore, serve anche il disinfettante, un cerotto e forse...qualche punto di sutura.
So bene che in quella ferita adesso ci vive Lei, ma una volta rimarginata rimarrà solo la cicatrice che come ho scritto nel mio tatuaggio (che hai tanto criticato), serve a ricordarti che in quella cicatrice c'è una lezione da imparare.
Non cercare chi non risponde alle tue telefonate, non dannarti perché un messaggio viene letto ma non corrisposto, non cercare chi non sente la tua mancanza e al "mi manchi" viene risposto..."lo so"... É devastante per il cuore.
Non lasciarti andare, sei un ragazzo meraviglioso che ne ha passate tante e tante ne passerà, ma non mollare, come dice Ivana Spagna: "... E non buttarti giù, se ti è finito un amore, sarà soltanto un colpo in più, un altro esercizio del cuore."
Io ci sono e ci sarò in ogni momento in cui avrai bisogno di piangere, di ridere o di dire le nostre cazzate che hanno tenuto viva la nostra amicizia in tutti questi anni.
Ti voglio bene (si ogni tanto lo dico non fare quella faccia...).
Ste