Era da un po’ di tempo che volevo scrivere un post sul make up maschile e il nuovo testimonial della famosa casa di cosmetici Covergirl mi ha dato lo slancio necessario, sono andato per associazione di idee.
Il make up per l’uomo è sempre esistito ed è stato sdoganato da centinaia di anni, si pensi al '700 in cui gli uomini non lesinavano con l’uso di ciprie, profumi e parrucche, dipingendosi sul volto nèi posticci o ad alcune popolazioni indigene in cui gli uomini, per gerarchia sociale, sono più truccati e agghindati delle donne, persino nel mondo animale alcuni maschi sono più "accessoriati" delle femmine.
Sono totalmente a favore del trucco declinato al maschile, purché sia ben dosato e usato correttamente; ma vedere James Charles, make up artist di 17 anni, con migliaia di follower sui social networks, truccato in modo impeccabilmente femminile mi ha lasciato, per usare un eufemismo, leggermente perplesso... e ce ne vuole.
Quello che mi lascia sbigottito è questa dilagante mania nel mondo della moda ma non solo, di provocare e suscitare reazioni positive o negative che siano, giocando con il genderless; sono saturo di vedere sulle passerelle, riviste di moda e ancor peggio per la strada, ragazzini ma anche uomini fatti e finiti, comminare ancheggiando, portare accessori dal tocco indiscutibilmente femminile, modi di muoversi e di atteggiarsi da vamp come se il marciapiede di una strada fosse la loro personale passerella da percorrere a grandi falcate con borse portate sull’avambraccio e polso fratturato con le punte delle dita tristemente rivolte verso l’asfalto; non dico che "l'omo ha da puzzà", ma un minimo di mascolinità in più mi piacerebbe e sarebbe molto gradita anche dal popolo femminile.
Sia ben chiaro, non ho nulla contro il make up usato da uomini, anzi, sono il primo a fare uso di correttore e BB cream quando necessario, anzi, quando Jean Paul Gaultier ha lanciato la linea di cosmetici per uomo sono stato il primo a fare man bassa di correttore, fondotinta, fard, kajal leggero (non era nero, ma marrone e dava una leggera ombreggiatura alla rima inferiore dell'occhio) e mascara trasparente per ciglia e sopracciglia, non tralasciando i balsami labbra dalle tonalità nude. Lo stesso Marc Jacobs, ha lanciato la sua linea di make up, da poco sbarcata in Italia presso le boutique Sephora con alcuni pezzi unisex che a suo dire, lui stesso utilizza.
Secondo il mio modesto parere, ll volto di James non si discosta molto dal concetto di volto femminile, anzi molto più femminile e dolce di alcune donne; ma la comunicazione sarebbe stata più idonea e avrebbe creato più rumors “utilizzando” un prototipo maschile diverso, un bell’uomo (maschio), quantomeno dotato di un viso virile in modo da suscitare nel pubblico femminile l’effetto: “wow se questi prodotti sono riusciti a trasformare il viso di un uomo in quello di una meravigliosa donna, non vedo l’ora di scoprire l’effetto che sortiranno sul mio volto”. Più o meno quello che dico io quando vedo alcune drag queen che obiettivamente, in versione uomo, sono bellissimi esemplari di maschi alfa, ma una volta trasformati, lasciano senza fiato per la loro bellezza.
In rete e nei social ho visto commenti di ogni genere, tralasciando quelli maschili, mi hanno stupito quelli femminili. Signore mie, non c’è da scandalizzarsi sull’uso del trucco da parte degli uomini, ci sono esempi storici come Rodolfo Valentino, Mick Jagger, Keith Richards, Miguel Bosé e il grande David Bowie che ne hanno fatto un loro valore aggiunto e perché Johnny Deep che interpreta Jack Sparrow... lo buttiamo via?
Un grazie speciale a Maria Katia Doria per l'ispirazione.
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