MILANO FASHION WEEK 2017, UNA VISIONE PIÙ UMANA DELLA MODA

Questa edizione della Milano Fashion Week 2017 ho potuto godermela a pieno con un misto di emozione, curiosità e molti punti di domanda.

Non scriverò come ogni anno la recensione delle sfilate e delle collezioni o forse si, almeno delle tre che mi hanno emozionato di più e alle quali sono stato presente, ma quello che mi preme è trasmettere il lato umano della macchina moda, un mondo che ha sempre fatto parte delle mie passioni e dietro al quale, oltre a tutto il glamour e immagine ostentata, si nascondono prima di tutto persone, esseri umani, tutti con le loro fragilità, sogni, debolezze e speranze.

Sembra che in questa edizione si sia riequilibrato tutto, meno cacofonia di stili, meno rumore di sottofondo, solito caos per le vie di Milano ma, a livello stilistico, più grazia, comodità ed essenza umana nei capi.

Forse per la prima volta in vita mia ho imparato pesare realmente le persone e a non fermarmi alla fugace apparenza che regalano i social network, fortunatamente dietro al freddo schermo di Smarthphone e Tablet ci sono esseri umani con cui puoi guardarti negli occhi e polverizzare in pochi minuti il muro di esibizionismo digital che ci separa.

Si è radicato ancor più dentro me stesso il concetto che la moda è una passione che scorre nelle mie vene fin da bambino, un’alchimia trasmessami dalla mamma e che con il tempo si è radicata in me come il più dolce dei pensieri. Ma devo anche ribadire che purtroppo a molti, pur essendo all’interno dei suoi ingranaggi, per lavoro o per diletto, non frega granché, ma la cosa fondamentale è solo testimoniare la presenza all’evento a suon di fotografie e hashtag #IoC’ero.

Ho fatto chiarezza nella mia mente che, capire le lavorazioni, conoscere i materiali, comprendere il processo creativo per la nascita di un capo o di un accessorio a molti non frega assolutamente niente. L’unica cosa importante è mostrare e dimostrare, quasi un bisogno ancestrale di provare la propria presenza, di affermare il proprio status come superiore a quello di altri.

Un occasione per parlare con persone reali e umane che sanno emozionarsi e fare uscire qualche lacrima confidandoti i propri problemi e pensieri togliendosi ogni maschera e sovrastruttura per poi abbracciarti e dirti, grazie.

Una cosa che ho sempre pensato e provato sulla mia pelle, è che solo chi ha vissuto immense gioie e laceranti dolori può trasmettere e vivere in modo reale le emozioni e io in ogni situazione o sfida che affronto il mio bagaglio di emozioni lo porto sempre con me.

Milano Fashion Week 2017, cosa mi è piaciuto

Tra le presentazioni e sfilate alle quali ho partecipato, tre (sfilate) in particolare più di altre mi hanno emozionato molto, tre spettacoli, ognuno con un proprio filo conduttore. Ognuna che mi ha trasmesso qualcosa a livello visivo, emozionale e di contenuto non più ridotto a mero messaggio visivo e commerciale ma, in qualche modo, più comunicativo e meno roboante.

 

Giorgio Armani P/E 2018, tanto colore per scacciare la tristezza

Una collezione fresca, con linee fluide e pulite che disegnano le curve del corpo mettendole in risalto con colori accesi e vibranti, una rottura colorata nello stile puro classico di re Giorgio, quasi una voglia e ricerca di colore e luce anche nella propria vita.

Forti contrasti cromatici, tessuti leggeri che non lesinano in trasparenze e fantasie floreali, questa la collezione prêt à porter per la donna Armani, in cui la femminilità viene esaltata nella necessità di sentirsi a proprio agio in ogni situazione, impeccabile e perfetta in qualsiasi momento del giorno o della sera.

Poesia, vera eleganza, femminilità conil colore spezzato solo da un’ effimera ventata del classico e sofisticato grigio Armani.


Giorgio Armani

Giorgio Armani


Giorgio Armani

Giorgio Armani


Giorgio Armani

Giorgio Armani


 

Piccione.Piccione P/E 2018, la natura in tutte le sue forme

Una sfilata che come location ideale ha trovato la meravigliosa sala delle Cariatidi di Palazzo Reale a Milano. Una collezione che si palesa in un tripudio di flora e fauna tropicali, gocce di cristallo prezioso a simboleggiare la rugiada sopra la vegetazione di un ipotetico paradiso terrestre.

Un turbinio di tessuti leggeri e impalpabili alternati a quelli più strutturati grazie alla presenza di accenni d’oro e metalli preziosi.

Creature femminili a impersonare lussuose ninfe glamour avvolte da tessuti impalpabili, leggeri e coloratissimi che danzano al ritmo dei suoni della foresta.

Il momento più emozionante è stato quando Salvatore Piccione è uscito dal backstage e percorrendo tutta la passerella si è goduto i meritati applausi non nascondendo la sua forte emozione.


Piccione.Piccione

Piccione.Piccione


Piccione.Piccione

Piccione.Piccione


Piccione.Piccione

Piccione.Piccione


 

Laura Biagiotti P/E 2018, l’omaggio di una figlia alla madre “Forever Laura Biagiotti”

Forever Laura Biagiotti” è una collezione dallo stile elegante e raffinato che ha sempre contraddistinto la maison, creazioni nate per poter essere indossate sempre senza una componente temporale ben precisa.

L’emozione di una sfilata che ha toccato il cuore. Abiti da sogno, forza e tenerezza in una passerella carica di emozioni e ricordo.

Capi “caldi” e tessuti rassicuranti come un abbraccio materno tramite i quali Lavinia è riuscita a trasmettere l’amore e la stima di una figlia alla propria madre.

Una madre, una donna, una stilista che ha saputo donare femminilità e gran classe alla personalità di ogni donna rimanendo sempre fedele al concetto di grazia che l’ha sempre contraddistinta.

Forever Laura Biagiotti” è la scritta che campeggia a fine sfilata in un emozionante video che ripercorre la carriera delal couturier. Una vita fatta di incontri, traguardi raggiunti e creazioni che rispecchiano la cultura dell’artigianalità e del “fatto a mano”.

Un’eredità artistica che ha permesso a Lavinia di esaltare le caratteristiche del brand ed imprimere nei cuori l’eterno ricordo della mamma.


Laura Biagiotti

Laura Biagiotti


Laura Biagiotti

Laura Biagiotti


Laura Biagiotti

Laura Biagiotti



Una piccola ma doverosa nota: la sfilata di Versace è stata sublime, l'omaggio di Donatella al fratello Gianni con l'apparizione delle Top model dei tempi che furono l'ho trovata geniale.