Barcellona è una città dalle mille sfaccettature, frenetica e calma allo stesso tempo, una metropoli camaleontica, in continua evoluzione e cambiamento, non appare mai uguale, trasformandosi e rigenerandosi in modo continuo; il suo fascino sta proprio in questo. Una città multietnica, moderna e molto open minded ma che non rinuncia alla propria identità catalana (la Catalogna è una comunità autonoma spagnola) alcuni ragazzi catalani mi hanno spiegato che tengono molto a precisare la loro appartenenza a questa realtà considerandosi una popolazione totalmente distaccata per mentalità e cultura dal resto del paese (menomale aggiungerei).
La sua vitalità viene percepita anche grazie al connubio tra stile del passato, che predomina con imponenti architetture gotiche che convivono con ciò che rimane dell’ antica città romana, lo stile tipico del modernismo catalano che si rifà all’art nuveau dato dalle morbide e ipnotiche opere di Gaudi' e un architettura estremamente contemporanea (soprattutto nella parte nuova della cittadella olimpica) come la torre Agbar o il pesce di Frank Gehry, un enorme pesce di metallo (totalmente decorativo senza una funzione architettonica precisa) che è stato progettato per luccicare e scintillare come un pesce che nuota a filo d'acqua.
Tra i molti architetti che contribuirono al diffondersi del movimento del modernismo catalano emerge in particolare il conosciutissimo Antoni Gaudi' (1852-1926), che creò, all' interno del modernismo, uno stile del tutto personale che ancora oggi stupisce per le caratteristiche visionarie ed eclettiche della sua personalità, che si percepisce dalle sue opere. Gaudi' è diventato una figura emblematica, il massimo esponente del movimento dell' epoca. Pur condividendo la filosofia personalizzò le sue opere con una ispirazione basata principalmente su forme naturali, plasmando i materiali in modo da creare delle costruzioni quasi plastiche con decorazioni ricche, morbide e inusuali che sembrano cambiare forma a seconda dell’ angolazione da cui si osservano. L’architetto si è caratterizzato nella città grazie alla progettazione di forme inconsuete, inaspettate e di fantasia, realizzate utilizzando i più diversi materiali come il mattone, la pietra, il vetro e la ceramica smaltata. Un opera che mi ha letteralmente lasciato senza fiato è Parc Guell, commissionato a Gaudi' al fine di creare un parco elegante e sofisticato per la Barcellona Aristocratica.
La profonda fede cattolica di Gaudí, la sua spiritualità ed il suo misticismo permeano tutte le sue opere, costellate di motivi simbolici a volte esoterici, simbologie a prima vista non evidenti, elementi e caratteristiche ben percepibili nella sua opera mai conclusa (a causa della sua morte) della Sagrada Familia; imponente cattedrale che e' tuttora in costruzione dal 1882.
LA RAMBLA
Di questa magica città si capisce molto passeggiando sulle Ramblas, sei viali alberati ognuno col proprio nome uno di seguito all’ altro che formano un' unica strada di oltre un chilometro che parte da Placa de Catalunya fino ad arrivare al mare davanti al monumento di Cristoforo Colombo. Le Ramblas sono il centro della movida cittadina, luogo caratterizzato da caffè e ristoranti all' aperto, bancarelle, musicisti di strada (devo dire bravissimi) e giocolieri. Questo lungo viale è il cuore pulsante della vita della città catalana.
Come in tutte le grandi citta’ ci sono zone eleganti e caratteristiche, ma anche zone meno sicure e un po' pericolose. Questa distinzione diviene più chiara la sera, quando la parte più a sud delle Ramblas si trasforma in un quartiere a luci rosse, punto di ritrovo di volti poco amichevoli (ne so qualcosa quando una sera mi sono attardato a parlare con amici e ingenuamente ho deciso di tornare verso piazza Catalunya a piedi…un esperienza poco raccomandabile).
Una curiosità’ sulle Ramblas: Il famoso pittore Joan Miró ha creato parte delle Ramblas e ha lasciato una sua opera sul lastricato, l’opera è un mosaico che interpretandolo raffigura un volto. Ogni giorno migliaia di persone camminano sopra un Miró sulle Ramblas di Barcellona senza nemmeno rendersene conto (compreso io).
UN' UNICA LUNGA SPIAGGIA…TANTI NOMI
Una delle principali attrattive di Barcellona negli ultimi anni sono state le sue spiagge. Grazie alla rigenerazione del litorale attuata nel 1992, per le Olimpiadi, Barcellona oggi può contare su sei spiagge che si estendono per più di 4 km. Le spiagge sono collegate con il centro storico e situate tutte a pochi minuti dalla città. Secondo dati del comune di Barcellona, ogni anno le spiagge di Barcellona ricevono più di sette milioni di bagnanti. Anche se la maggior parte di questi bagnanti si concentrano nei mesi estivi tra maggio e settembre, cittadini e turisti possono usufruire delle spiagge per tutto l'anno. Le sei spiagge sono, da est a ovest: Sant Sebastià, Barceloneta, Nova Icària, Bogatell, Mar Bella e Nova Mar Bella. Non c'e' da stupirsi se sopratutto nelle ultime due si vedono nudisti...Barcellona è così... Uccelli morti, vivi e più che vivi, che girano indisturbati per le spiagge piazzandosi, ciondolando, di fronte al mal capitato turista del caso.
PASSEIG DE GRACIA
Una parte della città che ovviamente mi è piaciuta moltissimo è Passeig de Gràcia in cui sono presenti alcune opere di Gaudi’ tra cui Casa Battlo' e Casa Mila' (La Perdera), è una delle strade più costose e chic di Spagna sia per quanto riguarda il costo degli appartamenti, che per i prezzi proposti dai negozi e locali presenti. Infatti, nel Passeig sono presenti i negozi dei più importanti marchi d'abbigliamento internazionale e non solo come: Chanel, Gucci, Louis Vuitton, Bvlgari, Armani, Chopard, Cartier, Montblanc, Valentino, Hermès, Dolce & Gabbana, Saint-Laurent, Burberry, Ermenegildo Zegna, Lacoste, Tommy Hilfiger, Loewe , Lladro e altri, la particolarità di questa lunga passeggiata è quella che alzando gli occhi dalle spettacolari vetrine delle boutique si può assaporare il mix di stili dei vari palazzi, la magia sta nel fatto di osservare come costruzioni molto moderne siano in perfetta armonia con lo stile liberty di questa parte elegante di Barcellona.
Barcellona e i suoi mille volti è una città da scoprire, un momento vedi l’ opulenza ed il lusso, il momento dopo girando l’angolo, la vita reale e la povertà…. mi sono reso conto che una settimana di permanenza è poco per poter viverla a pieno, ma esserci tornato dopo molti anni mi ha fatto percepire a pieno il suo spirito libero e la sua continua voglia di rigenerarsi.