LE PERLE SONO LE REGINE DELL' ACQUA

Un antico proverbio dice: "Che le parole siano come le perle: rare e preziose."

In questo nuovo post vorrei parlare in modo abbastanza approfondito di queste meraviglie usate in gioielleria, nella moda e nell'estetica.


Una perla si forma quando un corpo estraneo, come pezzi di conchiglia o parassiti rimangono all’ interno dell’ostrica. Il suddetto con il tempo  viene ricoperto da molti strati di Madreperla (Composta da Carbonato di Calcio ed altri minerali), questo permette al mollusco all’interno della conchiglia di proteggersi da eventuali  danni provocati dal corpo estraneo. Se il corpo estraneo rimane confinato tra la conchiglia ed il mollusco si forma una protuberanza o una bolla (blister) o anche una mezza perla (bisperla), che aderisce alla parte interna della conchiglia.


La produzione commerciale di perle coltivate che oggi conosciamo, ebbe origine in Giappone, nazione che detenne per moltissimi anni il primato come area leader ed esclusiva di coltivazione. Per creare perle con forme speciali, si immette un frammento di plastica con la forma scelta, che l'ostrica coprirà con la madreperla. Il risultato è che, dopo anni di attesa, la perla che nasce ha la forma ingrandita del frammento iniziale.

Il colore più comune nelle perle è il bianco, ma si possono trovare anche perle rosa, color crema, viola scuro, grigie, color cioccolato e nere. Quando si parla di perle nere, oltre alla Akoya e a quelle di fiume, si pensa subito alle pregiatissime perle di Tahiti. Il valore delle perle però, non si distingue solo dal colore, ma anche dalla forma e dal lustro od oriente, cioè la luce che riesce a riflettere.

Le Perle si dividono in due categorie: le Perle di acqua dolce, coltivate nei laghi e nei fiumi e le Perle di acqua salata che provengono dall'oceano e molto spesso dalle lagune.

Le tre categorie di Perle di acqua salata

 Akoya: la perla viene coltivata in acqua di mare nel mollusco omonimo chiamato anche col nome scientifico "Pinctada martensiide fucata". Le perle Akoya sono le più famose tra le perle coltivate, hanno una forma perfettamente sferica con un oriente splendente e luminoso.  Divenute popolari brevettato dopo che Kokichi Mikimoto all'inizio del 20esimo secolo diffuse il metodo mediante il quale si ottengono perle nucleate, cioè create grazie ad un nucleo interno. Il loro colore naturalmente e' crema o giallo-verde ma, con l'intervento umano, posso assumere diversi colori.

Tahiti: "Pinctada Margaritifera" è più comunemente chiamata "ostrica tahitiana" o “ostrica dalle labbra nere”. Queste perle sono più familiarmente chiamate "perle nere di Tahiti" e possono essere di svariati colori, infatti possono avere tonalità di grigio molto scuro, quasi nero, a grigio chiaro, con una moltitudine di riflessi dal grigio argento al viola, al verde, al dorato, al rosa o addirittura al nero. Questa categoria di Perle e’ relativamente “giovane”, e’ salita alla ribalta solo agli inizi del ventesimo secolo grazie li sforzi di Robert Wan di Tahiti. Diversamente dalle altre perle, le Perle di Tahiti sono naturalmente scure. Queste perle fanno oggi parte delle perle più ricercate e più care del mondo. Una particolarità è che, a differenza delle altre, le ostriche che creano le perle nere sono molto più delicate e possono morire per cambiamenti di correnti marine, temperatura e inquinamento. Questo è un altro fattore che le rende così costose e rare.

Perle “south sea” o Australiane: “Pinctada Maxima” un ostrica di grandi dimensioni; producono perle grandi di un bianco ottimale, ma alcune, hanno anche un colore argentato o dorato (“ostrica dalle labbra dorate”). Queste perle sono ritenute dai collezionisti come le più belle perle del mondo. La loro più grande caratteristica e’ la lucentezza. Le perle dei mari del sud sono fra quelle che hanno il valore più elevato rispetto ad altri tipi di perle.

Le perle di acqua dolce

Le perle d’acqua dolce o “di fiume” sono perle coltivate ma senza l’innesto di un nucleo ma  costituite quasi interamente da strati di madreperla; questa composizione le rende molto resistenti e simili alle perle naturali; di frequente le perle d’acqua dolce  hanno forme irregolari, dimensioni medio - piccole, colorazioni fantasiose con una gamma di colori molto ampia: burro, champagne, rosa, lavanda, giallo, arancione fino al marrone e al blu. La lucentezza, rispetto alle perle di acqua salata e’ molto più contenuta. La forma rotonda è molto rara, perché, non essendoci un nucleo, è più difficile ottenere un accrescimento perfettamente sferico.  Le perle d’acqua dolce sono prodotte dall’ostrica Hyriopsis Cumingii  con una conchiglia a forma di triangolo, un mollusco non molto grande ma resistente ai fattori inquinanti  e meno delicato ai cambiamenti climatici.

 Diversamente da quanto avviene con le perle di acqua marina, in questa ostrica non viene introdotto un nucleo, attorno al quale le ostriche di acqua marina depositano gli strati di madreperla, ma, vengono introdotti frammenti di un’altra ostrica della stessa specie. Un'altra particolarità di questi molluschi e’ la capacità di produrre numerose perle contemporaneamente. Nonostante la qualità delle loro caratteristiche, le perle d’acqua dolce sono generalmente più economiche e con prezzi più accessibili delle perle d’acqua salata.

La cura delle Perle

I cosmetici e i profumi contengono sostanze chimiche che rovinano la lucentezza delle perle rendendole spente e opache.

Dopo ogni utilizzo dovrebbero essere pulite perché anche il ph acido della pelle potrebbe intaccare la loro bellezza. Per la loro pulizia basta un panno morbido e qualche goccia di olio di oliva; l’olio di oliva nutre e lucida la perla.

Essendo prodotte da un organismo vivente, sono composte anche di acqua (circa il 4 %) e proteine; una perla se disidrata può seccarsi e morire. Per evitare che ciò accada bisognerebbe indossare regolarmente le perle, infatti l’umidità’ della pelle riesce a mantenere le perle in buona salute.

Altro metodo per mantenere le perle brillanti e’ quello di non tenerle al buio per lunghi periodi di tempo altrimenti si rischia il loro ingiallimento e si possono formare crepe sulla superficie.



Lucentezza delle perle

Il lustro misura la quantità e la qualità della luce che viene riflessa dalla superficie della perla. Si deve riuscire a vedere il proprio riflesso chiaramente sulla superficie della perla. Una perla che appare troppo bianca e opaca è di bassa qualità. La lucentezza é uno dei fattori più importanti per determinare la qualità della perla. La luminosità dona quei particolari riflessi di luce e colore chiamati “oriente della perla”.
Le perle Akoya sono la categoria che risulta più luminosa mentre le perle Tahiti al confronto con le Akoya risultano meno brillanti ma con un iridescenza più marcata.

Forma della perle

Una perla perfettamente rotonda è molto rara. Più la perle è rotonda, più ha valore. Le perle barocche o anche dette “Scaramazze” non hanno forme simmetriche, e possono avere molto lustro ed essere molto affascinanti, ma tipicamente costano meno delle perle rotonde. Un'altra forma particolare e’ quella a “chicco di riso” riscontrabile soprattutto nelle perle di acqua dolce.



Perle e lacrime…alcune leggende

Il tema delle lacrime è spesso legato alla perla nelle credenze popolari: lo troviamo nei racconti cinesi e giapponesi che narrano le storie dei pescatori di perle morivano durante la navigazione lasciando mogli o fidanzate in lacrime.

In passato si pensava che il mollusco contenuto all’interno della conchiglia morisse dopo aver generato la perla e che questa fosse la sua lacrima.

Si dice che, se rubate, portino sfortuna a chi le ruba. Fino a pochi anni fa erano gli unici gioielli concessi dal galateo a una “giovine sposa”, mentre un gioiello con perle era il tradizionale dono che nell’Ottocento il marito faceva alla moglie quando nasceva un figlio.

In Sicilia si credeva che nelle perle risiedessero le anime dei bambini morti senza battesimo. Al consolidarsi di questa credenza ha contribuito certamente il fatto che la perla fosse l’unico ornamento consentito alle donne durante i periodi di lutto.

Ai giorni nostri invece,tale credenza vale solo nel caso in cui le perle vengano regalate. In questo caso, per annullarne l'effetto negativo,basta pagarle,anche solamente una cifra simbolica con una moneta.

Come riconoscere una perla vera

Per assicurarsi se una perla è autentica la si morde: una perla vera dovrebbe avere una consistenza granulare e sabbiosa, mentre, le perle sintetiche sono sempre lisce e perfette.

Un altro metodo e’ quello di frizionare delicatamente due perle l’una con l’altra, così facendo si dovrebbe percepire una frizione data dalle piccole imperfezioni di madreperla che non permetto di fare scivolare in modo fluido una perla sull’altra.

La temperatura e’ un'altra caratteristica delle perle naturali. Infatti se tenute nel palmo della mano risultano fredde e  si scaldano molto lentamente mentre quelle sintetiche hanno una temperatura diversa più  vicina a quella ambientale.

Una curiosità: per appurare se le perle sono vere o no, gli esperti le sottopongono a radiografie. Più piccolo sarà il nucleo scuro centrale più la perla sarà di valore.