L'installazione Citizen Time is Time mi ha fatto capire che siamo così legati al concetto di tempo, che questo sembra allungarsi o accorciarsi a seconda dello stato d’ animo in un determinato momento della nostra vita. Quante volte in momenti di noia o di tristezza sembra che il tempo non passi mai? A differenza dei momenti passati con le persone che amiamo e momenti di divertimento, il tempo sembra passare più velocemente del dovuto?
Il tempo è legato indissolubilmente alle esperienze che nel corso della vita facciamo, che ci permettono di imparare, di capire cose, che prima non avremmo mai pensato di potere fare nostre.
Il tempo passa, evolve, cambia e noi con lui, ogni momento ed esperienza ci fa cambiare; alle volte mi capita spesso di pensare a come sarebbe la mia vita e a come sarei io, se tornassi indietro nel tempo, a 10 anni fa, ma con l’ esperienza e la maturità che ho ora, forse alcuni treni persi non li farei più partire senza di me a bordo, forse rifarei tutto ciò che ho fatto senza evitare persone o situazioni, ma con una coscienza diversa e gestendo le cose in modo differente.
In realtà, non cambierei niente perché le esperienze, le situazioni e le persone che ho vissuto nel bene e nel male, mi hanno fatto diventare ciò che sono ora; rivivrei quelle situazioni cosciente che sto rivivendole con uno spirito diverso e prenderei le situazioni negative come una lezione per crescere, non (come ho pensato all'epoca), come esperienze negative che non mi hanno portato niente o che mi hanno fatto chiudere in me stesso, vivrei le situazioni positive non dandole per scontate.
Ogni esperienza, la leghiamo al tempo, con momenti che ci hanno segnato di più, in cui sembrava che i giorni non passassero mai e altri in cui il tempo sia sembrato passare in un batter d’occhio. Il tempo ci cambia e cambia le persone con cui ci relazioniamo, tutto cambia, le persone cambiano e noi con loro.
Ho sempre avuto il terrore del tempo che passa, di guardare indietro un giorno e vedere con malinconia ciò che è passato, ma negli anni ho capito che il passato farà sempre parte di noi, della nostra storia, del nostro essere, di ciò che grazie al concetto di tempo, siamo diventati e diventeremo.
Questa premessa un po’ arzigogolata, mi è servita per introdurre quella che è stata, durante uno dei più grandi eventi internazionali di design: il Fuori Salone, durante la Milano Design Week, l’ installazione che mi ha più colpito, quella del marchio Giapponese di orologi Citizen “time is TIME” ,
Un’ installazione labirintica, maestosa e luccicante, uno spazio surreale, al di fuori dalle dimensioni spazio e tempo, fatto di luce che danza e si riflette sui 100.000 dischi metallici, le platine, come stelle in un cielo buio, che rappresentano la base strutturale a supporto di tutti i componenti dell’ orologio, tutte disposte su delle sottilissime cordicelle di acciaio che, a seconda dell’ angolazione in cui si osservavano, creavano giochi di luce, riflessi e percorsi visivi.
Se il “tempo” è la successione illimitata e misurabile di istanti, il suo concetto è ancora sconosciuto all’ uomo: è uno spazio di infinite possibilità in cui nulla accade per caso; una dimensione inafferrabile in cui non esiste fine o inizio; nulla è definitivo e tutto cambia, si trasforma ed evolve in modo continuo.
Per l’ essere umano, il “tempo” (time) è un concetto essenziale. Il “TEMPO” (TIME), invece, nasce dalla transitorietà della luce, creata a sua volta dal movimento dei corpi celesti, un effetto che ha potuto vivere chi ha visitato e vissuto l' installazione che sembrava prendere vita, illuminata dalla luce che faceva brillare in dissolvenza le Platine a simboleggiare anche, la tecnologia di CITIZEN, Eco-Drive, basata sul concetto di luce e di tempo. Un concetto che il tempo (time) può essere solo visto e capito, tramite il tempo (TIME) scandito dagli oggetti che servono a misurarlo.
Quest’ anno, CITIZEN festeggia il 40° anniversario dal lancio sul mercato di Eco-Drive, il primo orologio analogico al mondo che funziona grazie alla luce. È un orologio che trasforma la luce in energia e rappresenta la tecnologia base di CITIZEN.
Lo spazio espositivo è stato suddiviso in tre aree differenti:
Spazio A: indicava la rappresentazione del “passare del tempo” scandito incessantemente da 60 movimenti meccanici.
Spazio B: la rappresentazione di “singoli tempi” che esistono in un secondo attraverso dei movimenti elettronici, in cui sono stati esposti quadranti di orologio con i diversi concetti di tempo presenti nella vita di ogni essere umano.
Spazio OROLOGI: in cui sono stati esposti 18 orologi da polso, (ci sono alcune foto dei modelli che mi sono piaciuti) che ben esprimono il concetto del design CITIZEN, quello di essere il punto di partenza di nuove tecnologie. In questa installazione vengono presentati gli orologi simbolo di CITIZEN, esposti in ordine cronologico, che hanno portato a nuovi livelli nella manifattura orologiera basandosi su tecnologie all’ avanguardia e contenuti di valore al passo con i tempi.
Il concetto dell'azienda Giapponese si può riassumere in "Better Starts Now" ovvero: non importa chi sei o cosa fai, è sempre possibile migliorare ed ora è il momento di iniziare a farlo.