Sono passati 21 anni da quando le Spice Girls hanno fatto il loro debutto nel panorama mondiale della musica e sono passati 19 da quando Melanie C ha deciso di intraprendere la carriera da solista.
Una metamorfosi in questi anni, che ha portato la cantautrice a sperimentare sempre nuovi look e sonorità più ricercate in una camaleontica crescita personale e professionale.
Forse l’unica delle 5, ad eccezione di Victoria Beckham per la moda, ad avere avuto la forza e il talento di proseguire, in modo concreto e tangibile, nel mondo dello showbiz; forse l’unica a sapere veramente cantare e ad avere un suo personalissimo stile nel canto e nella musica.
Una carriera quella di Melanie Chisholm, costellata di continui inizi che l’hanno portata al successo quasi in sordina; ma una personalità forte che ha sempre saputo coniugare la sua musica con i momenti della sua vita personale. In ogni album della sua lunga ma irrefrenabile ascesa (questo è il settimo), ha saputo interpretare versioni diverse di sé, passando dal rock più estremo e sfrenato dell’album Northern Star del 1999, a sonorità più delicate e riflessive in Reason del 2003, per riprendere e confermare l’energia e lo stile musicale che la contraddistinguono negli album Beautiful Intensions (2005), This Time (2007) e The sea, un album che considero uno dei suoi capolavori (2011).
Per esprimere al meglio la sua dote di artista poliedrica si è anche cimentata nel 2012 in Stages, un album di cover delle grandi canzoni dei fantastici musical di Broadway.
Come si è capito adoro quest’artista, una ragazza, poi donna, poi mamma e manager di se stessa, che ha saputo spogliarsi delle vesti di ragazzina pop e indossare con grande classe e charme quelle di cantautrice e compositrice della sua musica.
Version of me è l’ultima fatica canora di Melanie, un album in cui già dal titolo si evince come nella cantante, esistano tante versioni della sua persona e come in ognuno di noi ci siano tante versioni del nostro essere; una visione molto alleggerita del romanzo di Luigi Pirandello "Uno, nessuno e centomila".
Un album in cui oltre ai testi, sempre pregni di significato morale, la musica riesce a fare riflettere su quante persone possiamo diventare nell’arco di una vita o semplicemente in una giornata relazionandoci con personalità diverse dalla nostra.
Un album in cui suoni “naturali” dati dagli strumenti musicali che permeano l’intera sua musica, come il pianoforte o gli archi, si mescolano piacevolmente a quelli elettronici creando un connubio perfetto tra sonorità classiche e moderne, pur rimanendo fedele al suo stile.
A Fare da trait d’union tra le due sonorità, la riconoscibilissima e unica voce dell’artista, un timbro vocale alto e fluido ma che, nonostante la sua potenza, riesce a sfiorare le note più basse con un orecchiabilità capace di accarezzare l’anima, voce che ben si adatta ai suoni melodici e ai beat dati dall’elettronica.
L’insieme delle tracce è ben proporzionato, quasi a volere raccontare una storia, la storia della sua vita in questo momento, la storia di una donna che non confeziona album cacofonici e senza un filo conduttore arrendendosi al volere modaiolo delle industrie discografiche, ma mettendo tutto il suo essere in ognuna delle sue creazioni.
Nessuna canzone è lasciata al caso e inserita nell’album solo come un riempitivo, tutto ha un buon equilibrio e nessuna traccia è da saltare, ovviamente ci sono canzoni più belle e altre meno, ma nel complesso un album veramente ben fatto ed equilibrato.
La canzone che più mi ha colpito non solo a livello di melodia e sonorità è sicuramente Dear Life, una vera e propria lettera scritta alla vita, una vita che da molto, ma che allo stesso tempo, toglie e con gli interessi.
Don't know if I believe in a God, don't know if I believe there's not, don't know if I believe in fate, don't know if I believe we make our own way, I love, I lose, I scar when I bruise, well, dear life. Sometimes I feel you carry me and then I feel you're letting go, no ties, I'm wild, running free, am I a fool to think I'm in control? Should I lay back, and let the tide wash over me? All the fight, dear life, what do you hold from me? Maybe I should believe what I'm told, maybe I should believe what glitters is gold, maybe I should say what's on my mind, maybe if I keep my mouth shut I'll be fine, I hate, I burn, I bless and curse, well, dear life. Sometimes I feel you carry me and then I feel you're letting go, no ties, I'm wild, running free, am I a fool to think I'm in control? Should I lay back, and let the tide wash over me? All the fight, dear life... the only thing I know for sure when I get enough of this life, the only thing I know for sure, we're gonna be alright, the only thing I know for sure when I get enough of this life, the only thing I know for sure, we're gonna be alright. Sometimes I feel you carry me and then I feel you're letting go, no ties, I'm wild, running free, am I a fool to think I'm in control? Should I lay back, and let the tide wash over me? All the fight, dear life... What do you hold from me?
Non so se credo in un Dio, non so se credo che non ci sia, non so se credo nel destino, non so se credo che siamo artefici del nostro cammino, amo, perdo, mi cicatrizzo quando ho lividi Ebbene, cara vita a volte sento mi supporti e poi sento che mi stai lasciando andare, non ci sono legami, io sono selvaggia, corro libera, sono una stupida a pensare di avere il controllo? Dovrei distendermi e lasciare che la marea mi sommerga? Tutta una battaglia, cara vita cosa ottieni da me? Forse dovrei credere a quello che mi hanno detto, forse dovrei credere che quello che luccica è oro, forse dovrei dire che cosa ho in mente, forse, se tengo la bocca chiusa starò bene, io odio, io brucio, benedico e maledico ebbene, cara vita... A volte sento mi supporti e poi sento che mi stai lasciando andare, non ci sono legami, io sono selvaggia, corro libera, sono una stupida a pensare di avere il controllo? Dovrei distendermi e lasciare che la marea mi sommerga? Tutta una battaglia, cara vita cosa ottieni da me? L'unica cosa che so per certo, quando ne ho abbastanza di questa vita, l'unica cosa che so per certo, staremo bene, l'unica cosa che so per certo quando ne ho abbastanza di questa vita L'unica cosa che so per certo, staremo bene... A volte sento mi supporti e poi sento che mi stai lasciando andare, non ci sono legami, io sono selvaggia, corro libera, sono una stupida a pensare di avere il controllo? Dovrei distendermi e lasciare che la marea mi sommerga? Tutta una battaglia, cara vita cosa ottieni da me?
Sono fermamente convinto che al mondo non esistano voci brutte, ma solo voci che abbiano bisogno di essere plasmate con lo studio e perseveranza e quella di Melanie C ne è un esempio.
Stefano Zulian