GOLDEN, LA SEXY COLLISIONE DI KYLIE MINOGUE TRA POP E COUNTRY

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Kylie Minogue nel suo nuovo album Golden cambia decisamente stile, non più il pop sfacciato a cui per decenni ci ha abituato, quel sound tipico capace di rendere dotati di senso del ritmo anche dei pali di legno, ma un progetto con sonorità spiccatamente country in cui i classici strumenti a corda, spolverati di immancabili glitter e sensualità, trovano la loro massima espressione nell’accoppiata con la voce squillante dell'artista, voce quasi adatta a gorgheggi dello Yodeling.

Kylie si lascia alle spalle lo stile elettro dance che ci ha fatto ballare come forsennati e sperimenta nuove sonorità che forse, fino ad ora, pochi artisti come Madonna o Taylor Swift hanno tentato di sdoganare ma senza grande successo.

Un progetto che segna un punto di rottura col passato, una rinascita personale e artistica che porta a festeggiare anche la soglia dei 50 anni dell'eterna principessa del pop.

Un album completamente nuovo, ben bilanciato tra risonanze folk che ci rimandano con la mente ad artisti come Dolly Parton o Shania Twain intente a suonare in scenari in cui il profumo della paglia e location come fienili addobbati a festa paesana sono le scenografie principali tutto contornato da un pop non troppo contemporaneo e commerciale ma pur sempre orecchiabile.



Tutto diverso e molto più intimo, un’autobiografia cantata, racconti vintage che richiamano i temi fondamentali della vita della cantante conditi dall’inequivocabile sex-appeal da bambolina della stessa, ma allo stesso tempo, portando nei ritmi danzerecci un velo di profonda malinconia e riflessività.

Del resto, questo è il primo album dei suoi 14 in cui la cantautrice australiana ha osato e rischiato con successo nell'affrontare un sound diverso che verrà capito poco e distaccandosi in modo nitido dal ritmo "pompato" delle sue canzoni pur rimanendo fedele alla sua natura di fatina del pop.

Un album che divide la critica, ma si sa, quando un artista cambia rotta crea sempre un po’di scompiglio e in questo caso il detto "carta vincente non si cambia" non ha senso di esistere.

Con Golden, la Minogue ha dimostrato che cambiare rotta nella vita porta i suoi frutti oltre ad essere necessario per realizzare e metabolizzare i piccoli o grandi dolori che la vita ci regala.


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