È TUTTA QUESTIONE DI PELLE

Stefano Zulian-Lavorazione della Pelle

Nella storia della moda un elemento in particolare ha superato la prova dello scorrere del tempo e dell’avvicendarsi dei vari stili senza mai uscirne sconfitto; il materiale più versatile e sofisticato che in questo caso, la natura possa offrirci, ovvero, la pelle.

Devo dire che ho un vero proprio amore per questo materiale, il profumo del cuoio, le infinite lavorazioni a cui si presta, la mano delle molteplici tipologie, la resistenza, la sua versatilità nell'adattarsi a tutti gli stili e personalità. Tutto ciò che richiama in qualche modo il mondo dei pellami mi ha sempre affascinato. 

Parlando di questo materiale non si può non prendere in considerazione la sua storia millenaria che precede di moltissimi anni l’uso moderno di questo eterno e poliedrico prodotto della natura ma di cui la moda ed il design hanno fatto un must.


Stefano Julian-Lavorazione della pelle

Il pellame è stato uno dei primi materiali offerti dalla natura che l’uomo abbia imparato a lavorare e ad utilizzare. Usato in passato, come contenitore per l’acqua e gli alimenti, è diventato nei tempi più moderni, elemento decorativo e di arredo, ma soprattutto, il materiale ideale per la creazione di abiti, accessori, valigeria e gioielli.

La pelle permette di essere utilizzata in centinaia di modi in quanto la sua struttura è forte e resistente e dalla quale si possono ricavare un’infinità di lavorazioni, forme, texture e colori.

Non me ne vogliano gli animalisti, ma il pregiato materiale si può ricavare da tutti gli animali, anche dai pesci come la pelle lavorata di un particolare tipo di squalo che prende il nome di Galuchat e dagli uccelli, una prova lampante ne è la pelle di Struzzo. Ad esempio, dalla lavorazione di pelli di piccoli animali si possono ricavare meravigliosi articoli di pelletteria di piccole dimensioni.


Stefano Zulian-Lavorazione della pelle

Guardando alla storia della pelle e del suo uso, troviamo in ogni epoca qualcosa che richiama questo materiale, un tempo utilizzato soprattutto per uniformi militari, per impreziosire oggetti d’arredo, per confezionare calzature e per la creazione di piccoli accessori come portafogli o cinture.

Ma è negli anni più moderni che la pelle ha trovato il suo ruolo definitivo nel parterre della moda; si pensi ad un capo che ha fatto la storia del costume, il classico giubbotto in pelle. Un cult delle creazioni della moda più moderna, che assieme al Denim  fu portato all’apice del fascino dai divi del cinema americano come Marlon Brando o James Dean che hanno contribuito a farne un simbolo di disubbidienza contro la società moralista e perbenista degli anni ’50.

Negli anni in cui il Rock e il suo ritmo regnavano nel mondo della musica, la pelle e tutta la moda creata con essa, diventa la tendenza tra i giovani dell’epoca stravolgendo i looks e lo stile, divenendo ben presto una filosofia che ha influenzato, stravolgendolo, il modo di interpretare questo materiale. 

La vera rivoluzione nel campo della moda per questo materiale sarà negli anni ’70, merito di Vivienne Westwood che ispirata dal movimento Punk decise di creare delle collezioni tutte imperniate sul cuoio e le sue lavorazioni. Poco più tardi Yves Saint Laurent inserì la pelle nelle proprie collezioni aprendo definitivamente le porte del lusso all' elaborazione di questo elemento naturale.


Stefano Zulian-Lavorazione della pelle

Negli ultimi 40 anni, l’uso della pelle ha avuto una continua crescita, un mood che è stato riproposto da molti couturier. Declinata in tutte le possibili lavorazioni e colori; stampata, incisa o dipinta, tutto si adatta per la creazione di ogni tipo di abito, pantalone, scarpa, gonna, giacca o borsa, accessorio o rifinitura.

Questo elemento è diventato così un must del nostro guardaroba e per di più con la possibilità di essere utilizzata ed indossata in ogni stagione; nata come materia prima per coprirsi dal freddo, per poi diventare il materiale della ribellione e della protesta e, infine, inserirsi nelle passerelle e nella vita di tutti i giorni di ogni Leather addicted.


Stefano Zulian Mahi Leather